Crociere, alle spalle un 2023 record e davanti due anni al top. Ma il mercato è cambiato e la stazione marittima sarà più piccola
Il 2023 è stato l’anno record per il traffico passeggeri nel porto spezzino e le stime per l’anno nuovo e per il 2025 sono altrettanto positive, ma la stazione marittima che sorgerà sul nuovo molo crociere sarà sottoposta a una cura dimagrante. Nei giorni scorsi, infatti, i vertici di Spezia & Carrara Cruise Terminal hanno illustrato all’Autorità di sistema portuale le tavole della proposta di riduzione dei volumi della struttura principale e di quella multifunzionale elaborata dallo studio dell’architetto Alfonso Femia sulla base delle indicazioni scaturite dal confronto tra le compagnie che compongono la società spezzina, ovvero Royal Caribbean, Msc cruise e Costa Crociere.
“La stazione è stata rivista sulla base delle attuali tendenze di mercato – spiegano a CDS il general manager di Scct Daniele Ciulli e il direttore operativo Giacomo Erario – e delle indicazioni funzionali per un porto che mira di ospitare sino a 1,2 milioni di passeggeri. Avremo meno cemento per un edificio più moderno che occuperà meno volumi e sarà più sostenibile grazie anche all’incremento del numero di pannelli solari. D’altronde a Civitavecchia scalano 3 milioni di passeggeri ogni anno e il terminal è di 13mila metri quadrati, la superficie di 16mila metri quadrati prevista inizialmente alla Spezia sarebbe esagerata”.
La revisione porterà la stazione ad avere un solo piano, in luogo dei tre previsti, portando la superficie a circa 6mila metri quadrati (che sono comunque il quadruplo dell’attuale estensione del terminal di Largo Fiorillo). A subire un taglio netto dei volumi sarà anche l’edificio multifunzionale situato a terra: la sezione che avrebbe dovuto ospitare tre piani di parcheggi verrà eliminata, lasciando un cono visivo più ampio ai palazzi di Viale Italia che sorgono alle spalle di Calata Paita e garantendo spazi a terra per eventuali necessità di sosta e manovra delle navette passeggeri. L’edificio, che avrà una superficie calpestabile di 1.500 metri quadrati e che sorgerà in corrispondenza della pergola urbana che caratterizzerà l’area dal punto di vista architettonico, sarà una cittadella del turismo, non solo crocieristico, a disposizione per eventi, incontri e manifestazioni. E lo stesso varrà per la stazione marittima.
Il nuovo progetto è stato condiviso con l’Adsp e sarà a breve trasmesso ufficialmente per la valutazione da parte degli uffici di Via del Molo nel corso delle prossime settimane, ma l’avvio dei lavori non potrà avvenire prima del 2026, visto che prima è necessario attendere la costruzione del molo crociere da parte dell’Adsp. Un cantiere ormai in procinto di partire, con una durata prevista di 700 giorni.
“Il molo e la nuova stazione crocieristica saranno un passo avanti importante per il nostro comparto, ma anche per tutta la comunità spezzina, visto che andranno a costituire uno degli elementi caratteristici del waterfront della città. L’Autorità di sistema portuale investirà 50 milioni nell’opera e i soci della nostra società ne metteranno sul piatto 40. Si tratta di investimenti importanti che dovranno essere accompagnati anche da una campagna di dragaggio, fondamentale per l’accessibilità tecnico nautica al primo bacino portuale”, prosegue Ciulli.
Tornando ai numeri record del 2023, Scct ha chiuso l’anno con 726mila passeggeri accolti, pari al 35 per cento in più rispetto al 2022 e al 20 per cento in più rispetto al 2019.
“E’ stato faticoso, ma siamo molto soddisfatti e orgogliosi. L’azienda ha aumento il fatturato e la redditività è ottima. Siamo una piccola realtà con ottimi risultati – aggiungono Ciulli ed Erario – che vuole essere di supporto alla città. La maggior parte della ricchezza portata dalle crociere va a favore degli operatori di trasporto e del turismo e bisogna dire che le presenze turistiche in provincia sono legate anche ai volumi che facciamo noi. Non c’è attività promozionale migliore di chi torna a casa, magari in Oregon, e racconta agli amici di essere stato in Italia, alla Spezia. Il calendario del 2024 è già abbastanza pieno, ma stimiamo un assestamento intorno ai 650mila passeggeri: sembra un peggioramento, ma è il secondo dato migliore di sempre e dipende anche dal trasferimento di alcune navi dal Mediterraneo al Nord Europa. Poi, ovviamente, bisognerà vedere cosa succederà nel mondo. Se la crisi nel Mar Rosso dovesse prolungarsi ci potrebbero essere ulteriori navi nel Mediterraneo. Anche il 2025 è già molto ricco di toccate nave: stiamo riuscendo a lavorare molto bene nonostante la situazione infrastrutturale nella quale ci troviamo. Ogni anno ci troviamo a dover rinunciare a 50/60mila passeggeri perché non disponiamo di una vera stazione marittima”.
Il cruise terminal attuale, però, sta facendo il massimo, e sotto diversi punti di vista: “Si tratta di una struttura unica nel suo genere in città e per questo ci viene chiesto spesso: nel 2023 sono state ben 40 le giornate in cui abbiamo ospitato attività per la città, eventi, promozione, fiere… cerchiamo di soddisfare tutti, anche se tenere aperto, ovviamente, è un costo”.
Parlando di navi da crociera, soprattutto nei giorni in cui è entrata in vigore l’ordinanza col divieto di transito per il centro cittadino ai veicoli Euro 4 e precedenti, il pensiero non può non correre al tema dell’inquinamento prodotto dagli scafi all’ormeggio. “Ricordiamo che alla Spezia scalano le navi più moderne delle rispettive compagnie, quelle con emissioni più contenute, e che è in vigore il protocollo Blue flag per l’utilizzo dei combustibili più raffinati una volta entrati in porto. Comunque l’Autorità di sistema portuale dichiara che nel 2025 sarà disponibile la centralina per l’allaccio delle navi attraccate al Molo Garibaldi. Sarà sicuramente un passo avanti per tutta la collettività, oltre che per noi. Nel frattempo abbiamo lavorato per ridurre l’impatto dei mezzi del servizio navetta chiedendo ad Atc di fornire solamente mezzi Euro 6. E dal prossimo anno forse potremmo contare su mezzi a gas, mentre certamente procederemo alla stesura del bilancio di sostenibilità anche se non siamo obbligati viste le dimensioni della società”.
In attesa dell’elettrificazione delle banchine, un’altra novità caratterizzerà il 2024, ovvero l’esordio della compagnia Princess cruise, marchio delle crociere di lusso su navi di grandi dimensioni che in 10 scali previsti nelle giornate di venerdì e domenica saranno capaci di portare 50mila passeggeri.
“Per distribuire meglio i traffici – spiegano Ciulli ed Erario – abbiamo messo in campo politiche di prezzo tariffario che incentivassero la scelta di giorni della settimana e periodi dell’anno meno frequentati e bisogna dire che i risultati stanno arrivando.
Inoltre l’offerta dei desk è stata potenziata con l’innesto di un operatore primario del mercato del noleggio auto senza conducente e di servizi integrati al diporto, con escursioni, show cooking e attività di snorkeling. La presenza del desk del Parco delle Cinque Terre per fornire informazioni sulle condizioni di accesso ai paesi e alla rete dei sentieri sta dando buoni riscontri anche grazie ai 12 schermi con informazioni su allerta meteo e percorribilità dei diversi tratti. Infine – concludono i due portavoce di Spezia & Carrara cruise terminal – da quest’anno, in base a un accordo stretto tra Aida cruise e Trenitalia, nelle giornate di scalo delle navi della compagnia tedesca ci sarà un treno speciale per 300 crocieristi che raggiungeranno la stazione centrale a piedi per poi viaggiare alla volta di Pisa”.
Fonte: https://www.cittadellaspezia.com/